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Quello che nessuno dice sulla difficoltà degli educatori nei colloqui con le famiglie.

2025-01-19 22:24

Silvia Troilo

Quello che nessuno dice sulla difficoltà degli educatori nei colloqui con le famiglie.

La difficoltà maggiore risiede nella mancanza di un metodo efficace nella comunicazione e nella gestione dei colloqui.

Parlare con le famiglie è una delle sfide più delicate per i professionisti dell’educazione. Un insegnante, un educatore, infatti, devono saper bilanciare l’esigenza di essere trasparenti con quella di non creare conflitti. La comunicazione deve essere chiara, rispettosa e costruttiva, e allo stesso tempo sensibile. Ogni famiglia ha un contesto e dinamiche diverse che richiedono un approccio su misura. Non basta solo la buona volontà: è fondamentale adottare strategie comunicative efficaci per affrontare anche i temi più delicati.

 

Un aspetto fondamentale da non sottovalutare è l'importanza di non tralasciare informazioni, anche se ti sembrano "scomode" da comunicare alla famiglia. Omettere dettagli cruciali o edulcorare la realtà rischia di compromettere il rapporto di fiducia tra scuola e famiglia, e soprattutto non tutela l’interesse del bambino. Se una difficoltà emergente non viene comunicata tempestivamente, si rischia che la situazione peggiori senza possibilità di intervenire in tempo. Essere trasparenti e completi, pur nel rispetto e nella sensibilità, è essenziale per costruire un rapporto solido e costruttivo.

 

La difficoltà maggiore risiede nella mancanza di un metodo efficace nella comunicazione e nella gestione dei colloqui.

 

Partiamo da quattro suggerimenti pratici per migliorare fin da subito la comunicazione con le famiglie:

 

  1. Prepararsi prima dell’incontro: pianifica in anticipo cosa dire, definendo chiaramente gli obiettivi del colloquio. Avere un approccio mirato aiuta a evitare fraintendimenti e a mantenere la conversazione focalizzata.
  2. Confrontarsi con i colleghi: raccogli informazioni oggettive per garantire una visione chiara e condivisa del caso.
  3. Ascoltare attivamente: non basta parlare, bisogna ascoltare con attenzione. Le famiglie devono sentirsi ascoltate e accolte. Questo crea un clima di fiducia che favorisce una comunicazione più aperta.
  4. Utilizzare un linguaggio descrittivo e costruttivo: anche quando si devono affrontare tematiche "scomode" , è importante descrivere oggettivamente e scegliere parole che stimolino il miglioramento, non il conflitto, cercando di enfatizzare le opportunità per crescere insieme.

 

Anche se il genitore potrà sembrare inizialmente contrariato, trasmettere le informazioni corrette con la giusta modalità ti permetterà di rinsaldare il rapporto di fiducia e di diventare un punto di riferimento affidabile e professionale.

 

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Dott.ssa Silvia Troilo 

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