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Perché l’ambiente è così importante per il bambino secondo Montessori

2024-08-22 20:25

Silvia Troilo

Perché l’ambiente è così importante per il bambino secondo Montessori

"il bambino si sforza di assimilare l’ambiente e da tali sforzi nasce l’unità profonda della sua personalità"Montessori - Il segreto dell'infanzia

Quando ci prepariamo all’arrivo di un bambino, è importante preparare per lui un ambiente armonioso, in cui si senta accolto, che stimoli la sua naturale spinta all’ esplorazione e incoraggi la sua autonomia, uno spazio in cui sia libero di sperimentare in sicurezza, sviluppare competenze e interesse per ciò che lo circonda.

 

Scriveva Maria Montessori

«il bambino si sforza di assimilare l’ambiente e da tali sforzi nasce l’unità profonda della sua personalità…L’esercizio di questo sforzo  produce uno sviluppo sempre attivo di energia costruttiva e contribuisce all’opera perpetua dell’incarnazione spirituale. Così si forma, da sola, la personalità umana, come l’embrione e il bambino si trasformano nel creatori d’uomini, nel Padre dell’uomo…l’uomo è stato costruito dal bambino: costui è il padre dell’uomo»  (M. Montessori, Il segreto dell’infanzia, Milano, Garzanti Libri s.p.a., 1999, p 48-49)

 

Per questo lo sforzo infantile deve essere considerato sacro e lasciato libero di svolgersi: perché è in questo periodo di formazione che si determina la personalità dell’individuo.

Nel bambino quindi esiste tutto il potenziale per costruire un mondo psichico a spese dell’ambiente; nel bambino fin da piccolissimo è presente una sensibilità che lo conduce alla costruzione psichica primitiva: Montessori parla di periodi sensitivi, mutuando questo termine dalla biologia:

 

«sensibilità speciali che si trovano negli esseri in via di evoluzione… le quali sono passeggere e si limitano all’acquisto di un determinato carattere: una volta sviluppato questo carattere, la sensibilità finisce. E così ogni carattere si stabilisce con l’aiuto di un impulso, di una possibilità passeggera. Dunque la crescenza non è qualcosa di vago, una fatalità ereditaria insita negli esseri, ma è un lavorio guidato minuziosamente da istinti periodici… che danno una guida, la quale differisce talvolta in modo evidente da quella dell’individuo allo stato adulto» (M. Montessori, Il segreto dell’infanzia, Milano, Garzanti Libri s.p.a., 1999, p. 52)

 

Il bambino quindi compie le sue conquiste principali nei periodi sensitivi, e questa sensibilità gli permette di mettersi in contatto con il mondo esterno in modo eccezionalmente intenso, entusiasmante e vitale. Ogni ostacolo che si oppone al suo lavoro crea uno sconvolgimento e una deformazione, del quale quasi tutti gli adulti portano in sé il segno inconscio. Se non viene dato il giusto aiuto, se l’ambiente non viene preparato per riceverlo, egli sarà continuamente in pericolo dal punto di vista della sua vita psichica.

 

Una volta perso un determinato periodo sensitivo, il mancato sviluppo di quel dato carattere resterà perso per sempre e dovremo ricorrere successivamente ad altri generi di supporti esterni per tentare di andarlo a recuperare.

                                                                                                         

                                                                                                      Dott.ssa Silvia Troilo

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Foto di Nadine Doerlé da Pixabay

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